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Erano gli anni ’50 e Mario Fiasconaro aveva appena aperto il suo bar-pasticceria (1953) nel centro del paese, in piazza Margherita. Un luogo del gusto (ancora oggi in attività) dove sfornava tutti i dolci tipici della tradizione siciliana, dalle cassate ai cannoli, e sfizi salati con cui conquistava i palati.
Mario trascorreva le giornate nel laboratorio, la moglie e i figli in casa, al primo piano dello stesso palazzo della pasticceria. “La finestra era sempre aperta e il salotto profumava di zucchero, canditi, aromi di arancia e sentori siciliani”, ricorda il figlio di Mario, il pasticcere Nicola Fiasconaro. Affascinato dal lievito madre e dalla maturazione degli impasti, Nicola capì di voler eccellere in qualcosa in cui gli altri ancora non si erano specializzati. “In Sicilia tutti facevano le cassate. Io, invece, volevo fare i panettoni”. Nasce così, con l’aiuto dei fratelli di Nicola (Martino che si occupa dell’amministrazione dell’azienda e Fausto che gestisce il locale di piazza Margherita), quello che sarebbe diventato l’impero Fiasconaro.
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